Alla fine degli anni ottanta il Wimbledon di Vinnie Jones, John Fashanu e Dennis Wise è passato alla storia con il nome di Crazy Gang. Con una versione grottescamente violenta del gioco maschio tradizionale, sono riusciti a salire dai bassifondi del calcio inglese fino alla vittoria di una FA Cup. Il calcio delle tv private sta provando da vent’anni a separare la violenza dall’intensità, necessaria per lo spettacolo. Serve qualcuno che possa difendere contro giocatori come Ronaldo e Neymar, qualcuno con le loro qualità fisiche e tecniche ma devoto alla distruzione anziché alla costruzione. Radja Nainggolan è uno dei pochi giocatori difensivi e fisici a soddisfare i codici morali ed estetici del calcio moderno.
Non ho visto Chievo-Roma dello scorso 8 marzo e per scrivere questo pezzo ho guardato un solo video dello scontro tra Federico Mattiello e Nainggolan, mettendo pausa un istante prima del contatto tra i due giocatori, giusto per capire come era andata. Le immagini hanno confermato l’opinione che mi ero fatto seguendo la polemica: Nainggolan non ha colpe particolari (neanche Mattiello, se è per questo). Chi lo attacca per quell’incidente lo fa sulla base di quell’aggressività che è la sua specialità.
@OfficialRadja @mattiellofede tu la chiami 'normale' quell'azione? Ah beh allora..
#ForzaMattiello
— Stefi❤ (@Stefy_cm8) 8 Marzo 2015
Ma non c’è niente di violento nel gioco di Nainggolan. Anche quando scivola fuori tempo i suoi tacchetti sono lontani da caviglie e ginocchia avversarie, il rischio più grande è che sbilanci il giocatore che gli corre a fianco rimediando un cartellino giallo. Invece, quando la scelta di tempo è perfetta, Nainggolan arpiona la palla da dietro e si rialza come un pupazzo a molla. Gli avversari vengono neutralizzati senza riportare danni, quando tutto va bene è un gesto di una pulizia estrema. Per Nainggolan la scivolata non è l’ultima risorsa, ma uno strumento tipo il lazo per il cowboy.
Fuori dal campo la reputazione di Nainggolan è macchiata solo dal litigio pubblico con la compagna di un anno fa. Sono intervenuti i Carabinieri ma ci sono versioni contrastanti, la compagna di Nainggolan ha smentito e oggi sono ancora insieme (hanno una figlia di tre anni). Non hanno più litigato davanti a degli estranei ma l’argomento del bruto che picchia le donne è sempre utile se volete insultare Nainggolan su Twitter o dal vivo.
Nainggolan non ha vizi maggiori né un brutto carattere. Non c’era neanche nelle foto dei giocatori della Roma che sono andati in un night di Mosca dopo una partita di Champions League. Non litiga con gli allenatori, non fa esplodere i petardi dentro casa, non è il tipo che prende a calci volanti chi lo insulta. Però ha fatto un gestaccio ai tifosi della Juventus poche settimane fa, che a loro volta lo insultavano con il coro: “Picchia tua moglie, coglione picchia tua moglie”. L’unico lato oscuro di Nainggolan è questo: cadere nelle provocazioni su Twitter.
@OfficialRadja Tutti a casa alee, tutti a casa alee, NON VINCETE MAI !!!! Chi non salta è un romano di merda ohhhh ohhhh ohhhh
— Fabry (@fabrizioc533) 4 Marzo 2015
I suoi tifosi lo adorano per le stesse ragioni che lo rendono detestabile a quelli avversari (non tutti). L’impegno è fuori dubbio e in termini di talento Nainggolan è una scommessa vinta in partenza. Non è un protagonista assoluto, ma uno dei migliori comprimari del calcio europeo sì (non solo difensivo). La spocchia da street football, i tatuaggi e i capelli sempre più assurdi lo rendono un personaggio da cartone animato, un idolo per bambini moderni piuttosto che un duro. Per tirarsi fuori dalla categoria dei “bad boy” a Nainggolan basterebbe aprire un account dedicato ai suoi tifosi più giovani e smetterla di rispondere agli adulti nervosi.